Avevo circa 12 anni quando per la prima volta annusai il profumo di una macelleria, nei ritagli di tempo dagli impegni scolastici e di ragazzino di quell’età, andavo ad ′aiutare′ mio fratello nella sua macelleria, mi sentivo già protagonista, condividere con lui un impegno così importante era per me una esperienza grandiosa, lo raccontavo ai miei amichetti come fosse un’avventura, una conquista. Solo un paio d’anni dopo entrai a pieno titolo nella categoria dei macellai e capii sin da subito che quel lavoro mi appassionava, mi coinvolgeva. Furono sette anni di continue scoperte, di continue esperienze. Mi dicevano ′impara l’arte e mettila da parte′, perché proprio di arte si trattava, non era un semplice lavoro, era molto di più. Impari a conoscere i vari tagli, a distinguerne l’origine ed il destino, impari che nulla arriva per caso, ogni taglio ha un ruolo ben definito, capisci che sei tu a dare un destino a quel pezzo di carne, sei tu che lo valorizzi. Ed ecco che a 21 anni mi mettono in mano una macelleria tutta mia, la mia famiglia crede in me e, con il loro continuo sostegno ed aiuto, inizio questa straordinaria ed entusiasmante avventura, fatta di alti e bassi, ma sempre con grande passione, con grande amore. Umiltà, sacrificio, rinunce sono gli atteggiamenti che mi hanno accompagnato in questi 43 anni di carriera. La continua ricerca, la voglia di crescere, di conoscere, mi hanno portato ad una continua ricerca di nuove scoperte, era importante proporre sempre cose nuove, era importante seguire i tempi, a volte anche ad anticiparli per essere sempre sulla breccia, per dare linfa a questa passione che continua a resistere, passione che serve per andare avanti, per proporre sempre un modo nuovo, moderno di fare macelleria.